●1582 Si trasferisce a Macao e inizia ad apprendere il Cinese
●1584 Raggiunge Zhaoqing e inizia a convertire i cinesi alla religione cristiana
●1589 Si sposta a Shaozhou
●1595 Va a Nanchino,Nanchang e poi a Pechino,dove esercita liberamente la sua missione di evangelizzazione
●1601 L'Imperatore Wanli si interessa a Ricci e lo sovvenziona con dei fondi
●1610 Ricci passa a miglior vita
Un breve resoconto della vita e delle opere di Matteo Ricci
L uig i Ricci
Questo capitolo non è scritto da un esperto di storia politica o delle religioni o delle scienze,ma da un artista che insegna i linguaggi della grafica e della fotografia nella Facoltà di Scienze delle Comunicazioni dell'Università di Macerata.L'appartenenza alla antica famiglia Ricci mi consente attraverso ricordi personali e riflessioni recenti di tentare di fornire un personale contributo.Le forme della comunicazione dei nostri giorni attraverso i mezzi multimediali hanno avuto una straordinaria evoluzione ma non siamo sicuri che i contenuti di queste comunicazioni siano sempre compresi nella loro sostanza.Sappiamo che non sono solo problemi di traduzione fra lingue diverse.I veri problemi sorgono fra il confronto di culture diverse.
Cercare di studiare il percorso compiuto da Matteo Ricci nel riuscire a comunicare argomenti così vasti e complessi in una lingua e in un paese sconosciuto porta immediatamente a compiere riflessioni sulle proprie capacit à.Significa ripassare tutte le proprie conoscenze,valutarne la completezza e mettersi in una condizione di semplice apprendimento per immedesimarsi nell'interlocutore e poi formulare i concetti dalla forma più semplice a quella più complessa.Ho provato a immaginare la formazione di un ragazzo che più di 400 anni fa iniziava un percorso,apparentemente come tutti i ragazzi di Macerata,e che invece risultò unico nella storia delle relazioni culturali fra l'Europa e la Cina.
Nel XVI sec.Macerata,importante città dello Stato della Chiesa,capoluogo della Marca anconitana e sede del Cardinale Legato,ha una fiorente vita economica e politica e amministrativa.Vede la presenza di molti notai,magistrati,soldati ed ecclesiastici.La città era racchiusa da una cinta muraria con un sistema a bastioni che cingeva gli antichi borghi con la costruzione di vari fortini per una migliore difesa-offesa.Le fortificazioni servivano a scongiurare i pericoli di invasione da parte di truppe straniere molto comuni a quei tempi.La piazza centrale veniva rinnovata conimportanti edifici pubblici:la Loggia dei Mercanti e la Torre civica,monumenti che sono ancora simboli della città.Altri edifici che si affacciavano sulla piazza erano il Palazzo Legatizio,il Palazzo dello Studio,che divenne la nuova sede universitaria funzionante gi à da due secoli(oggi è la sede del comune)e il nuovo Palazzo comunale.Molte erano le chiese e i conventi dei vari ordini religiosi.
Anche l'edilizia privata si sviluppò con numerosi palazzi che ancora oggi rendono il centro storico di grande interesse architettonico.Molte erano anche le attività commerciali e le botteghe artigiane.In una Farmacia,vicino la Piazza principale,trascorre l'infanzia Matteo Ricci aiutando suo padre nella difficile e affascinante arte farmaceutica.
A pochi passi dall'abitazione paterna(Fig.1),dagli spalti delle mura,si gode un ampio panorama del versante est della penisola italiana,dalla catena montuosa dell'Appennino fino al Mare Adriatico.Lo sguardo verso il mare avrà portato il giovane Matteo a fantasticare viaggi che da quel mare,dopo pochi anni,l'avrebbero condotto per Oceani verso paesi lontani.Il Mare Adriatico bagna sponde che hanno visto nascere molti viaggiatori i quali in tempi antichi si sono recati in Cina.A quei tempi chi poteva affrontare viaggi di difficoltà estreme sia per i pericoli di naufragio,di pirateria,di malattie sconosciute,sia per la complicata e costosa organizzazione ed equipaggiamento,senza uno scopo di conquista ed arricchimento economico?
La Compagnia di Gesù con le sue missioni rappresentava un nuovo genere di avventura.Credo che lo scopo dei viaggi,coni suoi alti contenuti spirituali,avrà appassionato i giovani intellettuali alla ricerca di finalit à ideali.L'intransigente selezione dei candidati insieme alla ineguagliabile preparazione culturale formavano dei personaggi che,paragonati ai nostri tempi equivalerebbero agli odierni astronauti.Grande sarà stato l'entusiasmo e l'eccitazione quando la Compagnia di Gesù arrivò a Macerata per creare un Collegio e fornire ai giovani della città un'istruzione superiore la più completa e aggiornata.Frequentare quel Collegio poteva essere il primo passo verso un cammino lungo ma pieno d'importanti mete.
Il giovane Matteo Ricci inizia i suoi studi nell'esaltante clima provocato dalle iniziative della Compagnia di Gesù.Nel periodo trascorso studiando nella sua città prendono il via importanti progetti dedicati al culto e all'istruzione.Verranno dopo pochi anni costruiti edifici religiosi di grande interesse architettonico come la Chiesa di Santa Maria delle Vergini,uno dei rari esempi d'edificio religioso a pianta centrale progettato nelle pure forme rinascimentali,e la Chiesa di San Giovanni,monumenti architettonici ancora ben conservati e senza interruzioni in funzione per il culto religioso.Accanto alla chiesa di San Giovanni si trovava già il Collegio dei Gesuiti.In questo palazzo il giovane Ricci riceverà l'istruzione fino ai sedici anni.
Anche la mia gioventù è trascorsa in quel palazzo,non più Collegio ma Biblioteca Comunale“Mozzi-Borgetti”della quale mio padre Amedeo era Direttore.Ho passato sin da piccolo molti giorni nelle stanze che ospitavano i resti dell'antica biblioteca del Collegio che al suo tempo ammontava a più di 4,000 volumi a stampa e 115 manoscritti(Fig.2).
La Biblioteca Comunale“Mozzi-Borgetti”è stata ed è ancora un punto di riferimento per gli studi orientali avendo raccolto molti documenti di importanti viaggiatori e studiosi dell'Oriente e della Cina nati e vissuti nella città di Macerata e nella sua provincia.
Oltre al veneziano Marco Polo e al marchigiano Matteo Ricci ricordiamo altri suoi compagni confratelli.
- Nato nella regione Abruzzo era Alessandro Valignano(1539—1606),nominato Visitatore di tutte le Indie Occidentali;sostenne con determinazione l'opera di Matteo Ricci e ne fu consigliere e illuminato superiore;a Roma fu nominato maestro dei novizi e con questo ruolo fu proprio lui a gestire gli esami del primo anno del giovane Matteo Ricci.A Macerata per un anno coprì la carica di Rettore del Collegio dei Gesuiti.
-Nato nel leccese,in Puglia,Sabbatino De Ursis(1575—1620),esperto in scienze matematiche e idrauliche,nel 1606 fu chiamato da Matteo Ricci a Pechino.I due lavorarono insieme fino alla malattia e alla morte del Ricci.De Ursis lo assistette sino alla fine e poi ne scrisse la prima biografia.Fu autore di trattati di matematica,fisica e astronomia,nonché ideatore di strumenti per la proiezione ortografica del cielo e la determinazione delle coordinate celesti.
- Anche Michele Ruggeri,pugliese(1543—1607),si imbarcò con Matteo Ricci alla volta dell'estremo Oriente.Insieme fondarono la prima missione cattolica stabile in Cina,a Zhaoqing.
-Pugliese pure Giovanni Cola(1560—1626)che fondò una scuola di pittura a Macao.
- Padre Cassiano(Beligatti Giovanni,n.1708 e ivi m.1791)missionario cappuccino in Tibet Cian,autore di un trattato etnografico e antropologico sulla Cina,sul Tibet Cian e sul Nepal.
- Antelmo Severini(n.1827 a Arcevia e m.1909 a Corridonia)vicebibliotecario nell'ex Collegio dei Gesuiti a Macerata,allievo a Parigi del sinologo Stanislaus Julien.Professore di lingua cinese e giapponese al Regio Istituto di Studi superiori di Firenze dal 1863.
-Pietro Tacchi Venturi(n.1861 a San Severino m.1956 a Roma).Nel 1878 entrò nella Compagnia di Gesù e di questa è considerato uno dei maggiori storici.Nel 1911 pubblicò in due volumi le“Opere storiche di Padre Matteo Ricci”.
- Infine Giuseppe Tucci(n.1894 a Macerata e m.1984 a Roma)orientalista,glottologo,storiografo e filosofo.Studioso della filosofia e letteratura della Cina e delle religioni himalaiane.Fondatore e Presidente dell'Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente(IsMEO)e professore di cinese all'Università di Napoli.Di Giuseppe Tucci mi piace ricordare la calorosa amicizia con mio padre.
Un esempio per l'interesse per le fonti Ricciane e di altri orientalisti è quello manifestato dal grande poeta statunitense Ezra Pound,negli anni cinquanta,al quale chiedevo timidamente l'autografo.
La città di Macerata negli anni giovanili di Matteo Ricci vive di riflesso la fama riscossa dalla Santa Casa di Loreto.Qui secondo la leggenda fu trasportata dagli angeli la casa dove vivevano Maria e Gesù Bambino a Nazareth.A Loreto sopra il piccolo edificio fu costruita un'importante chiesa(Fig.3)alla cui realizzazione furono chiamati i più importanti artisti del tempo.Macerata si trovava sulla strada che anticamente da Roma portava a Loreto.La distanza fra Macerata e Loreto può essere percorsa a piedi come accade ancor oggi per devozione,una volta l'anno,da parte di pellegrini e devoti.
Anche il giovane Ricci si è recato nel Santuario prima di partire per l'Oriente ed ha ammirato le grandiose realizzazioni delle volte dipinte da Melozzo da Forlì e Luca Signorelli.Questi artisti erano maestri della prospettiva nella rappresentazione pittorica.Possiamo pensare che il giovane Ricci sia stato educato alla descrizione del mondo visibile attraverso i mezzi figurativi più innovativi per il tempo.Il disegno geometrico esteso alla prospettiva e alla cartografia,completo di tutta la strumentazione,consentiva una perfetta capacità di rappresentazione.
Le tecniche pittoriche più usate in Italia alla fine del sec.XVI° erano la pittura ad olio,la tempera e l'acquerello.Queste tecniche permettevano passaggi graduali fra chiaro e scuro e fra diversi colori con moderate difficolt à.La rappresentazione dei soggetti con volumi pronunciati e illusioni tridimensionali era facilitata e si distingueva dalla forma essenziale,sintetica e volutamente grafica della pittura cinese.Così la pittura,l'uso del pennello anziché solo della penna,può aver aiutato Matteo Ricci nello studio dei caratteri cinesi e nella interpretazione dei segni.Anche la stampa tipografica,da pochi anni sviluppata nella sua città natale,consentiva la conoscenza delle problematiche della riproduzione e diffusione dei saperi.A una giornata di cammino da Macerata si trova Fabriano,uno dei centri italiani dove era nata tre secoli prima l'industria della carta.La conoscenza delle qualità della carta,dei procedimenti di stampa e delle tecniche del disegno fu una prerogativa importante per i futuri successi di Matteo Ricci nella pubblicazione di libri.Successivamente,durante il proseguimento degli studi a Roma,saranno state molte le occasioni per apprezzare importanti edizioni tipografiche provenienti dai più importanti editori europei.Le illustrazioni di questi volumi erano in prevalenza realizzate con la tecnica dell'incisione all'acquaforte;anche le xilografie erano comuni ma non della qualit à che incontrerà in Cina.
Fra gli strumenti didattici utilizzati nel Collegio dei Gesuiti c'era il teatro.La drammaturgia gesuitica consentiva allo studente di apprendere recitando la posa oratoria e il controllo decoroso del gesto,che doveva mantenere anche nelle situazioni socialmente e psicologicamente più difficili.Solo i grandi collegi avevano apposite sale teatrali,negli altri serviva da scena il podio di un aula scolastica.Attori erano quasi sempre gli alunni del corso di retorica e autori gli insegnanti dello stesso corso.Le rappresentazioni duravano in genere da due fino a sette ore,ma,in occasioni solenni,si diedero anche rappresentazioni festive che durarono per tre giorni di seguito.
Come in Europa anche nelle terre di missione,la Compagnia di Gesù ha usato il teatro per influenzare i sentimenti e la vita spirituale degli uomini e avvicinarli al cattolicesimo per mezzo di impressioni drammatiche.Il teatro fu a volte in questi luoghi l'unica via per far conoscere la religione cristiana ai popoli di cultura straniera.Anche nella città di Macerata c'era un pubblico Teatro e diverse Accademie musicali.Sono gli anni che vedono la nascita del Teatro musicale e poi del Melodramma.Infatti le creazioni degli artisti dedicate prima al culto religioso serviranno poi come modelli per il Teatro Lirico.
Ancora più grande sarà l'esperienza di Matteo Ricci nel soggiorno al Collegio Romano.Qui l'insegnamento dei Gesuiti era diviso in tre gradi principali.Il più basso era quello della“Grammatica”,in cui si apprendeva soprattutto il latino che doveva servire ad esercitare a perfezione la memoria.I gradi seguenti erano dell'“Umanità”e della“Retorica”e tendevano a sviluppare e perfezionare la capacità di pensare e di esprimere il proprio pensiero.Autori prediletti erano Cicerone e Virgilio e,accanto ad essi,si studiavano antologie di altri scrittori latini.L'ultimo grado era quello della“Dialettica”,destinato ad abilitare i giovani ad attribuire il giusto peso ad argomenti contraddittori e abituarlo a non risolvere le contraddizioni semplicemente con l'affermare e col negare,ma a raccoglierle in un'unità superiore,secondo il metodo scolastico.
A quei tempi Roma offriva notevoli occasioni per gustare quanto di meglio veniva esibito nel campo delle arti della comunicazione verbale e poetica con le discipline della Retorica,della Musica,del Canto e della Recitazione.Il metodo comunicativo dei Gesuiti comprendeva rappresentazioni sacre e musicali con la conoscenza delle partiture e degli strumenti musicali.
Matteo Ricci,pur non ritenendosi un musicista,riuscirà con questi insegnamenti a comporre brani musicali con canto e strumentazione.